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Paolo Assandri
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  • Storie

I diritti che possono cambiare la nostra vita

Nonostante siano parecchi anni che lavoro come psicologo, mi sorprende quanto spesso la sofferenza di molte persone sia generata dal fatto che non riescano a concedersi dei diritti. 

Non mi riferisco solamente ai diritti garantiti dalla legge o dalle istituzioni: mi riferisco in particolare a quei diritti personali ed esistenziali che tutti abbiamo e che spesso non riusciamo a concederci. Ad esempio, alcuni di noi non si concedono il diritto di dire di no, altri non si permettono il diritto di esprimere la loro opinione o le loro esigenze, altri ancora non si riconoscono il diritto di trattarsi ed essere trattati con rispetto. E questi sono solo alcuni esempi dei diritti che molte persone non riescono a concedersi e ad affermare nella loro vita.

Eppure, la consapevolezza di avere questi diritti è fondamentale per la nostra autostima. Infatti, chi pensa di non averli, perché mai dovrebbe lottare per farli rispettare? O perché dovrebbe lasciarsi alle spalle situazioni o relazioni in cui questi diritti non gli vengono garantiti? 

La consapevolezza di avere questi diritti nasce nelle nostre famiglie e cresce negli ambienti in cui veniamo educati. Così, possiamo aver imparato che questi diritti non ci spettano, soprattutto se siamo cresciuti in ambienti dove essi non sono stati rispettati.

Ad esempio, se da bambini siamo stati abitualmente puniti, sgridati o presi in giro ogni volta che ci arrabbiavamo o quando eravamo tristi, potremmo aver imparato che non abbiamo il diritto ad esprimere rabbia o tristezza. Per cui, anche da adulti, potremmo nascondere queste emozioni a noi stessi e agli altri, impedendoci così di esprimere quelle emozioni che nascondiamo e di negarci la possibilità di soddisfare i nostri bisogni più autentici. 

Questo può avere un effetto decisamente debilitante per la nostra autostima.

Infatti, ogni volta in cui siamo tristi e arrabbiati, potremmo sentirci che stiamo facendo qualcosa di sbagliato o, peggio ancora, che siamo sbagliati.

Nella mia pratica clinica, invito spesso i miei pazienti a ragionare sui diritti che non si concedono e a chiedersi se si comportano nei loro confronti come sono stati trattati dalle persone che li hanno cresciuti e educati. Mi spiego meglio: se siamo cresciuti in un ambiente dove il diritto ad essere trattati con gentilezza e rispetto ci è stato negato, è possibile che continueremo a trattarci senza gentilezza e rispetto o a metterci in relazioni in cui non siamo rispettati.

Questo non significa però che non abbiamo la possibilità di decidere. Anzi, abbiamo il diritto di cambiare la nostra esistenza e vi invito caldamente a rivendicarlo.

Leggete la Carta dei diritti personali* di Edmund J. Bourne che trovate qui di seguito e rispondete alle domande che troverete alla fine della lista: vi aiuteranno a capire meglio quali sono i diritti che non vi state concedendo e come poter fare per riappropriarvene:

  1. Ho il diritto di chiedere ciò che desidero
  2. Ho il diritto di dire no a richieste che non posso o non voglio soddisfare
  3. Ho il diritto di cambiare opinione
  4. Ho il diritto di fare errori e di non essere perfetto
  5. Ho il diritto di seguire i miei valori e rispettare i miei standard
  6. Ho il diritto di dire no a qualunque richiesta quando non mi sento pronto, quando è pericoloso o quando vìola i miei valori
  7. Ho il diritto di determinare le mie priorità
  8. Ho il diritto di non sentirmi responsabile per i comportamenti, azioni, sentimenti o problemi degli altri
  9. Ho il diritto di aspettarmi onestà da parte degli altri
  10. Ho il diritto di essere arrabbiato con le persone a cui voglio bene
  11. Ho il diritto di esprimere la mia unicità
  12. Ho il diritto di essere impaurito e di dire “Ho paura”
  13. Ho il diritto di dire “Non so”
  14. Ho il diritto di non giustificare le mie scelte
  15. Ho il diritto di fare scelte basandomi su ciò che provo
  16. Ho il diritto di prendermi del tempo per me
  17. Ho il diritto di divertirmi e di essere creativo
  18. Ho il diritto di essere in salute anche se gli altri intorno a me non lo sono
  19. Ho il diritto di vivere in un ambiente che non sia aggressivo o violento (fisicamente, psicologicamente o emotivamente)
  20. Ho il diritto di fare amicizie e di sentirmi a mio agio con gli altri
  21. Ho il diritto di cambiare e crescere
  22. Ho il diritto di avere dei bisogni e dei desideri
  23. Ho il diritto di essere trattato con dignità e rispetto
  24. Ho il diritto di essere triste
  25. Ho il diritto di avere una vita sessuale appagante
  26. Ho il diritto di essere felice

Se avete scoperto che non vi concedete alcuni di questi diritti o che essi non vengono rispettati, non preoccupatevi: non siete i soli. Tutti in qualche modo facciamo fatica a far rispettare questi diritti. Ma tenete presente che il primo passo per fare un cambiamento importante nella nostra vita è quello di diventare consapevoli di cosa non funziona o di cosa potrebbe essere migliorato.

Vi invito quindi a riflettere su alcune di queste domande:

  1. Quale di questi diritti ha attratto la vostra attenzione e per quale motivo?
  2. Quale di questi diritti vi ha infastidito e per quale motivo?
  3. Quale di questi diritti vi negate?
  4. Quale di questi diritti avreste bisogno di affermare maggiormente nella vostra vita?

Iscrivetevi alla Newsletter! Vi accompagnerò in un viaggio attraverso questi diritti per capire meglio come poter affermarli nella vostra esistenza e renderla più piena e appagante. Nel modo che volete e che pensate sia più giusto per voi.

*adattamento di Paolo Assandri dal libro “Anxiety and the Phobia Workbook” di Edmund J. Bourne, Ph.D., 1990, New Harbinger Publications, Oakland, CA

“Un diritto non è ciò che ti viene dato da qualcuno; è ciò che nessuno può toglierti.”

Tom C. Clark

Autore: Paolo Assandri è un Counselling Psychologist (registrato presso HCPC e British Psychological Association), uno Psychotherapist (UKCP) e uno Psicologo (Ordine degli Psicologi del Piemonte). Vive e lavora a Londra dove offre counselling e psicoterapia.

Nota degli Autori:
Questo articolo non si intende come sostituto di alcuna terapia medica e/o psicologica. Il suo obiettivo è quello di informare i lettori e di migliorare il senso di benessere individuale. Qualora sentiste bisogno di supporto medico e/o psicologico, rivolgetevi ad un professionista sanitario (medico, psicologo o psicoterapeuta). Gli autori, i produttori e i consulenti impegnati alla realizzazione di queso articolo non sono responsabili delle scelte  e delle azioni dei lettori avvenute dopo la lettura dell'articolo.

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