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Paolo Assandri
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Vuoi realizzare un progetto? Affidati al coaching!

Se hai un obiettivo e non sai come raggiungerlo, se hai paura di non essere sufficientemente motivato o determinato per realizzarlo, se hai paura di fallire o se, semplicemente, hai bisogno di chiarire cosa vuoi ottenere, il coaching potrebbe fare al caso tuo.

Cos’è il coaching?

Il coaching è un tipo di intervento motivazionale a breve termine. Il suo scopo è quello di stimolare le persone al raggiungimento di un obiettivo e di incoraggiare alla crescita personale. Il coach lavora affinché la persona che chiede aiuto possa trovare il modo di esprimersi liberamente ed efficacemente per realizzare ciò che desidera.

Il coaching può venire utilizzato in diversi ambiti: professionale (business & executive coaching), personale (life coaching), sportivo (sport & health coaching), etc. Obiettivo comune è comunque quello di aiutare le persone a raggiungere i propri obiettivi.  Il coach, infatti, stimola alla riflessione e all’azione, incoraggiando un processo di auto-consapevolezza.

Tra gli obiettivi che possono diventare il focus di un intervento di coaching:

  • Cambiare lavoro
  • Migliorare le capacità relazionali o comunicative
  • Migliorare l’assertività
  • Incrementare l’autostima in uno specifico ambito
  • Avere uno stile di vita più salutare (perdere peso, fare attività fisica regolarmente, etc)
  • Migliorare le competenze manageriali
  • Migliorare le relazioni
  • Trovare strategie per affrontare cambiamenti di vita importanti (nuova città, nuovo Paese, nuovo lavoro, etc)
  • Migliorare le performance professionali, sportive o artistiche
  • Scegliere un percorso universitario o di formazione
  • Ecc, ecc…

In alcuni casi, quando una persona si sente confusa e insoddisfatta e non sa quale strada intraprendere, l’obiettivo di un percorso di coaching potrebbe essere “semplicemente” quello di supportare la definizione di un obiettivo significativo per la persona stessa, indipendentemente dalla sua portata.

Generalmente i percorsi di coaching partono dal presupposto che il cliente sia il “massimo esperto” della propria vita e che abbia già a disposizione molte delle risorse per raggiungere i propri obiettivi. Semplicemente non ne è consapevole e non sa come fare.

Lo scopo principale è quello di aiutare la persona ad aumentare la consapevolezza di sé e di ciò che vuole ottenere, al fine di incanalare le proprie energie e le proprie risorse verso la realizzazione dei propri progetti (piccoli e grandi che siano) e per stimolare la sua determinazione e resilienza. Inoltre, nelle sessioni di coaching, vengono forniti una serie di “strumenti” e chiavi di lettura che potranno essere utilizzati autonomamente dal cliente anche a fine percorso.

Cosa NON è il coaching?

Il coaching non va confuso con la psicoterapia. Sebbene entrambi lavorino sull’aiutare le persone a fare emergere le proprie risorse, ci sono casi in cui il coaching non è consigliabile.

Infatti, il coaching non è indicato quando è presente un malessere psicologico, specialmente se questo malessere è particolarmente intenso da ostacolare le attività quotidiane della persona o da interferire nelle sue relazioni. Inoltre, il coaching non è indicato se sono presenti sintomi riconducibili ad un disturbo psicologico che necessita di un trattamento psicoterapeutico adeguato.

Qui di seguito alcuni casi in cui il coaching non è adatto ed è invece necessaria una psicoterapia:

  • Se una persona si sente particolarmente triste da tempo e senza una causa apparente
  • Se livello di ansia è tale da richiedere l’assunzione di farmaci
  • In caso di attacchi di panico
  • Qualora ci fosse un forte malessere psico-fisico
  • In caso di indicazioni alla psicoterapia da parte di un medico o di uno psicoterapeuta
  • In presenza di una diagnosi di un disturbo psicologico

Come funziona il coaching?

Il coaching è un intervento sartoriale. Infatti, proprio come un sarto, il coach è in grado di fornire un percorso “cucito addosso” al proprio cliente. Proprio per questo motivo, il coach è consapevole che è necessario prendere in considerazione le caratteristiche, le esigenze e le attitudini del cliente per aiutarlo a raggiungere le sue mete.

Generalmente le sessioni avvengono in uno studio professionale. Qui il cliente viene continuamente stimolato alla riflessione, alla progettazione e all’azione. Questo può avvenire attraverso l’uso di domande, esercizi creativi, visualizzazioni e attività di vario tipo, con l’obiettivo di far emergere il potenziale e le risorse che il cliente possiede ma che non sa di avere (o non sa come usare).

Il numero di sedute è limitato; difficilmente, infatti, si superano le 6/8 sedute. Queste sedute cominciano dopo aver effettuato un colloquio iniziale che è un momento particolarmente importante. In questo colloquio, infatti, il coach può valutare se un percorso di coaching è adatto o se la persona che sta chiedendo aiuto ha bisogno di un altro tipo di supporto. Inoltre, nel primo incontro, vengono gettate le basi per il lavoro successivo, in particolare grazie alla definizione dell’obiettivo che il cliente vuole raggiungere.

In sintesi, il coaching è una collaborazione in cui il cliente e il coach lavorano insieme per costruire un futuro che possa corrispondere alle esigenze e alle richieste del cliente stesso. In questo modo, grazie al lavoro fatto insieme, cliente e coach sono in grado di rendere possibili strade che non si immaginava di poter percorrere.

“Non desistere mai dai tuoi sogni, segui i segnali”

Paulo Coelho

Autore: Paolo Assandri è un Counselling Psychologist (registrato presso HCPC e British Psychological Association), uno Psychotherapist (UKCP) e uno Psicologo-Psicoterapeuta (Ordine degli Psicologi del Piemonte). Vive e lavora a Londra dove offre counselling e psicoterapia.

Nota degli Autori:
Questo articolo non si intende come sostituto di alcuna terapia medica e/o psicologica. Il suo obiettivo è quello di informare i lettori e di migliorare il senso di benessere individuale. Qualora sentiste bisogno di supporto medico e/o psicologico, rivolgetevi ad un professionista sanitario (medico, psicologo o psicoterapeuta). Gli autori, i produttori e i consulenti impegnati alla realizzazione di questo articolo non sono responsabili delle scelte  e delle azioni dei lettori avvenute dopo la lettura dell'articolo.

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