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Paolo Assandri
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  • Esercizi

Le Eccezioni alla Regola

Obiettivo di questo Esercizio di Psicologia Positiva è quello di aiutarvi a capire come le eccezioni possano essere usate per cambiare un comportamento che vorreste modificare.

Per fare questo, vi invito a riflettere su una cosa che tutti facciamo: quando descriviamo i nostri comportamenti tendiamo a farlo in modo molto simile. Usiamo spesso le stesse parole, le stesse espressioni, le stesse metafore, creando una versione del nostro racconto così strutturata e rigida da non permetterci di cambiare punto di vista. Questo fa sì che i nostri comportamenti diventino apparentemente immodificabili.

E se le cose sono immodificabili, perché dovreste cercare di cambiarle?

Per questo motivo vi invito a provare a cambiare un vostro comportamento, utilizzando quello che è sotto i vostri occhi, ma che spesso non riuscite a vedere: le ECCEZIONI. Per eccezioni intendo tutte quelle volte che vi siete comportati in modo diverso dal modo in cui agite solitamente, ma a cui non avete fatto caso.

Ad esempio, se siete golosi e volete mangiare meno zuccheri, avete mai pensato alle volte in cui non avete mangiato dolci? Oppure continuate a pensare solamente a tutte le volte in cui non vi siete trattenuti dal mangiare del cioccolato?

Proviamo a vedere insieme, invece, come le eccezioni possano aiutarci a cambiare la regola: per questo esercizio vi chiedo di prendere carta e penna e di seguire queste semplici istruzioni:

Identificate un comportamento che volete cambiare. Ad esempio: smettere di fumare, mangiare più salutare, diventare più attivi, avere rapporto di amicizia più appaganti, ecc. Scegliete qualcosa che sia importante per voi.

Pensate ad un’eccezione (anche piccola) al comportamento che volete cambiare e che avete appena scritto. Se ad esempio, voleste smettere di fumare, pensate a quella volta in cui siete riusciti a stare senza sigarette per un po’ di tempo. Se siete dei fumatori accaniti, potrebbe essere quella volta che siete riusciti a non fumare per mezz’ora… L’eccezione può essere anche qualcosa che pensate sia piccola.

Riflettete su quella ECCEZIONE e descrivete quell’episodio come se poteste tornare indietro nel tempo e riviverlo:- Perché quella volta è stato diverso? – Che cosa c’era di diverso rispetto alle altre volte? – Come mi sentivo? – Chi c’era con me? – Cosa succedeva intorno a me?

Ora rileggete quello che avete scritto e sottolineate con la penna, o meglio ancora con un evidenziatore o una matita colorata, ciò che vi incuriosisce e attira la vostra attenzione. Cosa vedete di diverso? Che cosa salta ai vostri occhi?

Ripensate al comportamento che vorreste cambiare e che avete scritto precedentemente. Sulla base di quello che avete scoperto sulla vostra ECCEZIONE, chiedetevi quindi “Che cosa c’è stato in quell’episodio che potrei utilizzare ora per cambiare il mio comportamento?”. Scrivete quante più cose possibili.

Con questa nuova consapevolezza, definite un piano di azione il più possibile realistico e raggiungibile. Con la pratica, la vostra eccezione diventerà la regola!

Autore: Paolo Assandri è uno Psicologo - Counselling Psychologist (registrato presso HCPC e British Psychological Association ), uno Psychotherapist (UKCP) e uno Psicologo (Ordine degli Psicologi del Piemonte). Vive e lavora a Londra dove offre counselling e psicoterapia.

Nota degli Autori:
Questo esercizio non si intende come sostituto di alcuna terapia medica e/o psicologica. Il suo obiettivo è quello di migliorare il senso di benessere individuale. Qualora sentiste bisogno di supporto medico e/o psicologico, rivolgetevi ad un professionista sanitario (medico, psicologo o psicoterapeuta). Gli autori, i produttori e i consulenti impegnati alla realizzazione di queso esercizio non sono responsabili di eventuali infortuni psico-fisici durante e dopo l’esecuzione delle attività proposte in questo articolo.

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